Erich von Manstein (nato Erich Lewinski; 24 novembre 1887 – 10 giugno 1973) è stato uno dei più capaci e influenti comandanti militari della Germania nazista durante la seconda guerra mondiale.
Inizio Carriera e Ascesa:
Manstein entrò nell'esercito imperiale tedesco nel 1906 e prestò servizio durante la prima guerra mondiale, raggiungendo il grado di capitano. Nel periodo tra le due guerre, ricoprì diverse posizioni chiave all'interno della Reichswehr, l'esercito della Repubblica di Weimar, e successivamente della Wehrmacht, l'esercito della Germania nazista. La sua intelligenza, ambizione e capacità strategica lo portarono a rapida ascesa.
Ruolo nella Seconda Guerra Mondiale:
Piano Sichelschnitt: Manstein è noto soprattutto per aver concepito il piano "Sichelschnitt" (taglio di falce), che prevedeva un attacco corazzato attraverso le Ardenne, un'area boscosa ritenuta impraticabile dai francesi, per accerchiare le forze alleate in Belgio e Francia nel 1940. Questo piano, pur modificato rispetto all'originale, si rivelò decisivo per la schiacciante vittoria tedesca nella Battaglia%20di%20Francia.
Fronte Orientale: Dopo la campagna di Francia, Manstein fu trasferito al fronte orientale, dove comandò con successo diverse formazioni, tra cui il LVI Panzer Corps e l'11ª Armata. Si distinse nella Conquista%20della%20Crimea (1941-1942) e nell'assedio di Sebastopoli.
Stalingrado e Controffensiva: Nel 1942, fu promosso al grado di feldmaresciallo e posto al comando del Gruppo d'Armate Don, con l'obiettivo di soccorrere la 6ª Armata accerchiata a Stalingrado. Lanciò l'Operazione Wintergewitter (Tempesta Invernale), ma non riuscì a rompere l'accerchiamento sovietico. Tuttavia, nel marzo 1943, orchestrò una brillante controffensiva che riconquistò Charkiv e Belgorod, infliggendo pesanti perdite all'Armata Rossa.
Kursk e Declino: La Battaglia%20di%20Kursk (luglio 1943), in cui comandò il Gruppo d'Armate Sud, segnò un punto di svolta. Pur infliggendo gravi perdite ai sovietici, i tedeschi non riuscirono a raggiungere i loro obiettivi strategici e l'iniziativa al fronte orientale passò definitivamente all'Armata Rossa.
Licenziamento: Nel marzo 1944, a seguito di persistenti disaccordi con Hitler sulla condotta della guerra e sulla necessità di ritirate strategiche, Manstein fu sollevato dal comando.
Dopoguerra:
Dopo la guerra, Manstein fu condannato per crimini di guerra da un tribunale britannico nel 1949 e condannato a 18 anni di prigione. La condanna fu in seguito ridotta a 12 anni e fu rilasciato nel 1953.
Valutazione e Controversie:
Manstein è ammirato da alcuni storici militari per le sue brillanti capacità strategiche e tattiche, la sua professionalità e il suo coraggio sul campo di battaglia. Tuttavia, è anche criticato per il suo coinvolgimento in crimini di guerra, in particolare per la sua complicità nell'attuazione della Politica%20della%20terra%20bruciata e per il suo sostegno alla guerra di annientamento contro l'Unione Sovietica. Rimane una figura controversa, con opinioni divergenti sulla sua eredità.
Ne Demek sitesindeki bilgiler kullanıcılar vasıtasıyla veya otomatik oluşturulmuştur. Buradaki bilgilerin doğru olduğu garanti edilmez. Düzeltilmesi gereken bilgi olduğunu düşünüyorsanız bizimle iletişime geçiniz. Her türlü görüş, destek ve önerileriniz için iletisim@nedemek.page